lunedì 23 novembre 2009

PRIORITA'


Gli argomenti da discutere sarebbero decine in questo crepuscolo di Repubblica e di Europa; non lo vogliamo ammettere ma siamo disorientati, anche i più forti tra noi ostentano una sicurezza che non ha alcun motivo di esistere.

Però c’è un argomento ed un problema che secondo me è veramente primario; lo è nella misura in cui da esso e attraverso esso tutti i nodi politico sociali dell’Italia sono influenzati in modo pregiudizievole e continuo. L’argomento è LA GIUSTIZIA, il suo essere fuori controllo, fuori legalità, fuori dalle possibilità di intervento democratico dei cittadini. Persino le questioni riguardanti l’immigrazione clandestina, il voto agli extracomunitari e la cittadinanza in soli 5 anni sono strettamente legate al carro della Giustizia; qualsiasi disposizione legislativa del governo, di fatto, può essere vanificata da un magistrato che “non è d’accordo” o che politicamente sta da un’altra parte. In Italia esiste un partito che non è stato votato da nessuno e, tuttavia, fa politica meglio e di più dei partiti rappresentati in parlamento. E’ un partito “stellare” diamantino e inattaccabile, può distruggerti in un attimo, può entrare dentro le stanze dei bottoni più riservate, può cancellare la reputazione delle cariche più alte dello Stato senza battere ciglio, e, soprattutto, è un dogma, una fede, una casta empirea irraggiungibile. I magistrati sono i veri assoluti padroni di questo paese e delle nostre vite. Essi hanno subito una metamorfosi spettacolare: da servitori e impiegati di rango dello Stato a sovrani intoccabili dello stesso. Se una vera e profonda riforma non li rimette al loro posto questo paese non andrà da nessuna parte; e la riforma non può essere fatta con la collaborazione di un’opposizione che di questa magistratura ha fatto la sua arma più potente. Vorrei tanto che qualcuno lo sputasse in faccia a Di Pietro e co. Durante uno dei mille appuntamenti politici televisivi. I magistrati tornino a fare gli impiegati dello Stato e basta!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Come ho già osservato sul blog di Orpheus ritengo anch'io che questo sia il punto centrale: come si può parlare di democrazia, diritti civili e politici se c'è un potere assoluto che ha giurisdizione e discrezione su tutti gli altri ma contemporanemente non è sottoposto ad alcun reale controllo democratico nè di responsabilità?
Concordo anche sul fatto che lo sprovveduto e farfallone centrodestra concischi in maniera indecorosa mentre il Titanic cola a picco.
Non sono d'accordo invece sullo sputo che mi sembra pratica da tricoteuse odiatrice à la Annozero & Co. . Senza contare che se un forcaiolo sputasse addosso a Berlusconi oltre a diventare un eroe non succederebbe nulla. Se accadesse il contrario si scatenerebbero processi e condanne ( nonchè appelli all'ONU).
Scarth

theo ha detto...

SCARTH, benvenuto sul mio blog. inutile discutere , per ora, su quello su cui concordiamo perfettamente. Dovremmo chiederci perchè altrettanta chiarezza non viene praticata anche dagli uomini del cdx quando sono invitati nei talk show televisivi, che abbiano paura? Lo sputo è pratica orrenda ma di cose orrende io credo ne vedremo ancora a centinaia nei prossimi 24 mesi, cose che 20 anni fa sarebbero state impensabili, cose da giungla bestiale.

Anonimo ha detto...

Grazie Theo, non penso si tratti di paura anche se l'argomento è uno di quelli del tipo "chi tocca muore" ma purtroppo di una certa diffusa insipienza. Contiamo, a discolpa, che diversi di quei "talk show" non sono altro che la novella versione dei Tribunali del Popolo con le stesse regole, concetto della Giustizia ed esiti.
Quello che vedremo e stiamo già vedendo è già scritto nel 1984 di Orwell. La congrega progressista e politicamente corretta sembra l'abbia studiato a memoria e lo stia applicando alla lettera con pari fanatismo.
Scarth