sabato 12 dicembre 2009

PUNTO E VIRGOLA


PALERMO IERI.
FILIPPO GRAVIANO
"Non ho mai detto quelle parole a Spatuzza".
"La domanda che lei sta tentando di farmi mi è già stata fatta 4 o 5 volte e ho dato sempre la stesa risposta: non ho detto quelle parole a Spatuzza. In ogni caso per le mie scelte non decide né Spatuzza né mio fratello Giuseppe".
"Se ci fosse stata una vendetta da consumare non avrei aspettato tanto... Non è che abito in un hotel".
"Non ho mai conosciuto il senatore Dell’Utri né direttamente né indirettamente e quindi non ho mai avuto rapporti con lui".
GIUSEPPE GRAVIANO
"Il mio stato di salute non mi consente di rispondere in questo momento, quando sarò disponibile lo farò sapere alla signoria vostra"
COSIMO LO NIGRO
"Non sono mai stato a Campofelice di Roccella e i Graviano li ho conosciuti solo in carcere".

E adesso come la mettiamo? Chi spara "minchiate"? Forse tutti ma i campioni del pressapochismo sono quei giudici dai quali sarebbe lecito attendersi serietà, misura, obiettività! Da loro non puoi accettare il Circo Barnum di Torino: una sceneggiata senza controllo atta solo a sputtanare definitivamente il Paese e il suo esecutivo. Quando Berlusconi parla di poteri non democratici e di "comiche" chi deve vergognarsi? Lui o Anna Finocchiaro? Lui o Fini? Lui o Bersani? C'è qualcuno in questa minchia di blogosfera che è capace di rispondere? O siete tutti emigrati all'estero dove ci sono "paesi normali?

venerdì 11 dicembre 2009

PUNTO E A CAPO

Adesso è calato il silenzio, è giusto così. Dopo l'ultimo atto di una tragedia nazionale ampiamente prevista c'è un'aria pesantissima e gravida di incertezze.

Berlusconi ha fatto ieri alcune dichiarazioni: io le ritengo pesanti, checchè ne dica Maroni, pesanti e sacrosante. Le dichiarazioni sono state fatte in un ambito "esterno" e cioè un'assemblea del PPE europeo cui appartiene il Pdl; ritengo siano nate da una precisa volontà e non da uno scatto d'ira.
Ad alcuni, sempre i soliti, il contesto è parso inopportuno, sono gli stessi che trovano, invece, opportuno il gesto di Di Pietro di far votare al parlamento europeo una mozione a proposito della libertà di stampa in Italia. Questione di gusti.



Berlusconi ha detto ciò che va ripetendo spesso da alcuni anni: in Italia c'è un partito politico non votato da alcuno che condiziona il lavoro di qualsiasi governo non sia a lui gradito. Il partito dei giudici e dei magistrati di sinistra. Un partito potentissimo e, apparentemente, intoccabile. Il Premier ha chiarito con un paio di esempi la sua affermazione e ha concluso dicendo che tale situazione anomala non durerà a lungo perchè egli a colpi di maggioranza cambierà alcune norme costituzionali.



APRITI CIELO! Tutta l'Italia di minoranza, che conta però come se fosse maggioranza, l'opposizione, il novanta per cento della stampa e degli opinionisti di tendenza, i cantautori, gli scrittori e la blogosfera sono esterefatti. Già si prevedono scariche di livore denso e velenoso, si stanno preparando molte valige di italiani che non possono sopportare più questo paese e quindi devono emigrare. Bene si accomodino! Tolgano il disturbo per favore e lo facciano in fretta. Temo però che siano sparate, minchiate dette per fare scena; in Italia stanno benissimo e solo qui possono permettersi questi atteggiamenti da divi incompresi. Solo qui esiste una trasmissione come Annozero che ha già deciso come e quanto il capo del Governo sia mafioso e coinvolto nelle stragi del 92-93, solo qui possono godere dell'appoggio di una magistratura politica a senso unico.

Io temo solo una cosa: che i buoni propositi berlusconiani si perdano e si diluiscano nella solita atmosfera cha circonda la politica italiana, che i cosidetti alleati tutti, frenino, se la facciano sotto e che tutto fra una settimana torni nella sospensione infinita e insopportabile degli ultimi 15 anni. Quella che ci ha ridotti al Paese barzelletta che siamo. Ho vissuto gli "anni di piombo", questi sono peggiori! Adesso la civiltà sociale, mediatica e individuale è più cattiva, barbara per certi versi.
Ma se per sbloccare la situazione, ormai insostenibile, è necessario uscire allo scoperto e parlare fuori dai denti che lo si faccia, che ci siguardi e ci si conti, Queste due Italie non sono compatibili ? Ognuna per la sua strada.

mercoledì 9 dicembre 2009

EMINENZA! EMINENZA?


E pensare che, da giovane, mi ero convinto che le piazze fossero la quintessenza della democrazia, un esempio perfetto di "democrazia partecipata". Alle firme invece non ho mai creduto tanto, lo confesso. Al voto liberamente espresso ho dato sempre la mia fiducia più grande: solo che ormai non ha più sfogo! Voti una cosa e te ne ritrovi davnti un'altra, voti un gruppo di persone che dichiarano in pubblico di volere A e poi dopo un po' fanno esattamente l'opposto B. Sono stato battezzato e, pur in assenza di una fede forte e vissuta, ho sempre avuto un gran rispetto per il Crocefisso e la sua dimora terrestre, una chiesa. Il Vangelo e il suo messaggio mi sono sembrati da sempre superiori alle umane possibilità e da ciò ne ho tratto la considerazione che il divino lo debba certamente attraversare e che io sono un grande peccatore perchè la questione "porgi l'altra guancia" non l'ho mai digerita.

Ma c'è un limite a tutto, anche alle prese per i fondelli delle varie Eminenze che dai pulpiti invocano e sanciscono la fine dei fedeli e della religione da essi professata. Il cardinal Tettamanzi non penserà veramente che la sua porpora rossa e la mitria cardinalizia possano metterlo al riparo da qualsiasi contestazione? E il Presidente Napolitano non crederà che il popolo sia , nel suo insieme, cieco, sordo e coglione? Il Vaticano ammonisce: Tettamanzi è un ottimo pastore!!!

Come dico io, mi si dica come. Difende egli il suo gregge? Difende i suoi luoghi di culto? Controlla il livello qualitativo, morale e di ortodossia dei suoi sacerdoti? Difende il Cristo? Onora il Cristo? Quando migliaia di musulmani si prostrano verso la Mecca sul sagrato della principale chiesa di Milano volgendo il culo all'ingresso del Duomo, Egli alza per caso la voce? Si ribella? Ha mai chiesto rispetto e reciprocità per la fede cristiana in altre terre dove essa è minoranza come nei paesi arabi? Ha mai analizzato e sconfessato la visione della persona umana nel suo insieme e nella società propria dell'Islam? Ha mai denunciato le continue vessazioni che i cristiani meno fortunati di noi ( per adesso) subiscono ogni giorno nel mondo laddove essi si trovano a confrontarsi con i musulmani?

Eminenza lo faccia. abbia il coraggio di fare il pastore e di difendere il suo popolo, abbandoni la quiete lussuosa dell'arcivescovado, rinunci a fare tendenza come una soubrette qualsiasi . Faccia il prete cristiano se ci riesce ancora e poi vada ad elemosinare perdono dai suoi parrocchiani; per quanto mi riguarda, lei il mio 8 per mille non lo vedrà mai più. Con l'Onnipotente chiariremo tutto ...e finirò all'Inferno. Mi sta bene, io quel giudice lo rispetto, lei no.

domenica 6 dicembre 2009

NEL PALLONE

Chi dice che lo sport ha qualcosa da insegnare viene generalmente smentito. L'unico insegnamento che, in questi ultimi 15 anni, arriva dai campi sportivi è quello del denaro, dell'imbroglio e dell'inefficienza. Il nostro sport "nazionale" poi è una fogna di risentimenti e pressapochismo senza uguali: non so più da quanti anni non riesco a vedere una partita di calcio senza incazzarmi per i motivi più vari. Inoltre questi signorini giocano MALE, sicuramente 2 o 3 punti sotto la media dei soldi spropositati che incassano; delle trasmissioni e delle infinite e stucchevoli discussioni incentrate sul pallone e dintorni preferisco non parlare...troppo stupidità.
Non è che all'estero stiano meglio! Stessa musica signori miei con un'aggravante in più: sono sempre antiitaliani per principio, le travi dentro i loro occhi sono ormai cresciute a dismisura e le pagliuzze dentro i nostri restano quelle che sono.
Però ieri è successa una cosa, una cosa talmente grossa e bella che mi ha riconciliato con il pallone. Una cosa di cui dovrebbero parlare tutti e a lungo, altro che palle e cazzate sugli schemi di gioco e notizie di mercato.
Ieri è successo che in Italia, campionato di serie B, partita Ascoli- Reggina, un uomo del calcio, un allenatore ha dato a tutti una vera lezione di onestà, dinità e sportività. Cronaca. Primo tempo, zero a zero, contropiede dell'Ascoli e un giocatore della Reggina poco oltre la metà campo cade. Gli cede la gamba e non ce la fa nemmeno a buttare fuori la palla. La Reggina si ferma e guarda l'arbitro, è scontato che adesso fischierà per interrompere il gioco. Manco per niente! L'arbitro non fischia e, con gli avversari praticamente fermi e sbalorditi, due giocatori dell'Ascoli vanno segnare il più facile ( e stronzo) dei gol. Si scatena un putiferio. E' ovvio, è giusto. Lasciamo perdere l'arbitro che non ha visto nulla, ma i guardialinee? Ma il quarto uomo? Niente, è gol e, appresso al gol parte anche la rissa e l'espulsione per eccessive proteste di un giocatore reggino. Fin qui è il calcio che conosciamo tutti, quello delle trasmissioni milionarie e dei discorsi da bar, quello degli ultras e della violenza, QUELLO DELLA NAZIONALE FRANCESE CHE SEGNA CON LA MANO DI HENRY, QUELLO DEL SIGNOR DOMENECH CHE VA AI MONDIALI A DISCAPITO DELL'IRLANDA E CHE, OVVIAMENTE, SPERNACCHIA APPENA PUO' L'ITALIA. Il calcio dei signorini d'oro che scopano le veline e le letterine, che vanno in vacanza nei posti chic e che sono i padroni dl mondo becero e inutile, che vengono pagati a peso d'oro per le loro pubblicità....quel calcio lì insomma.
Ma c'è anche lo sport di BEPI CALLON, l'allenatore dell'Ascoli, lo sport di un uomo che ordina alla sua squadra di rimettere le cose a posto , di fare segnare subito e volontariamente gli avversari, lo sport di un uomo di sport onesto. Parliamo di queste persone! Parliamo dell'oro e non della merda profumata! Capito monsieur Domenech e co.? Da noi è accaduto questo, da voi quando? Buona domenica.

venerdì 4 dicembre 2009

NONOSTANTE

Nonostante una magistratura "politica" che lavora a senso unico.
Nonostante la presenza in Parlamento di personaggi come Di Pietro e Fini.
Nonostante un bombardamento giudiziario che non ha eguali in tutta Europa
Nonostante un'omogeneità ridicola e disgustosa di giudizi su tutti i canali informativi che contano.
Nonostante Spatuzza sia responsabile ci circa q-u-a-r-a-n-t-a omicidi ed abbia sciolto nell'acido un ragazzino di 12 anni.
Nonostante lo stesso Spatuzza sia pentito e adesso dedito a studi di teologia.
Nonostante che il Cavaliere sia stato già condannato senza che il processo sia iniziato.
Nonostante oggi a Rai 2 il magistrato Ingroia abbia mostrato chiaramente quanta spavalderia e quanta politica ci sia dentro la sua attività di giudice.
Nonostante Fini e Repubblica
Nonostante tutto, io aspetterò i risultati della deposizione di Spatuzza che inizia oggi a Torino. Voglio leggere e riflettere sui fatti e le PROVE che i magistrati possono produrre per dimostare che il mio presidente del Consiglio è un mafioso.

giovedì 3 dicembre 2009

QUATTORDICESIMO- Una piccola personale tragedia


L'amica Nessie mi ha domandato se, per caso, soffrissi di crisi di identità multipla: dovrei rispondere di sì ma non sarebbe una risposta del tutto adeguata. In realtà nelle cose che faccio e che scrivo io ho un bisogno primario, devo sentirmi rappresentato. Ho già da tempo separato il mondo della metafisca da quello della realtà concreta; non perchè sia giusto in assoluto ma perchè , personalmente, non riesco a fare in modo diverso. Il tramite esiste, c'è sempre una via, magari stretta e pericolosa, che dalle stanze della nostra ideazione porta alle vie che giornalmente percorriamo: è innegabile che ciò che sentiamo dentro cerchi di manifestarsi fuori.

Ma l'asimmetria esiste, l'impossibilità di fare della poesia della vita una politica concreta è un dato di fatto. Così io negli anni ho aperto, chiuso o abbandonato più di una decina di blog. Ciascuno di essi era il tentativo di una "totalità" poi non raggiunta, finchè mi sono arreso a questa molteplicità di aspetti che, essi sì, mi rappresentano molto meglio di altre parole. Dipende anche dalle proprie esperienze di vita, dalla cultura di base e dagli incontri che fai; vorrrei aprirmi, credo nell'apertura ma credo anche nell'identità, penso che non ci si possa riconoscere se non attraverso una chiara e forte identità. E' quella la base di partenza per una convivenza che non assomigli ad una sottomissione travestita da multiculturalismo. E, sincerità per sincerità, io mi sento un italiano del sud, prima di ogni altra cosa, e già questa condizione mentale mi obbliga a fare i salti mortali oggi più di ieri. Mi lascia praticamente nudo e senza rappresentanti della mia condizione se non questo blog, non esiste per me a livello più ampio la possibilità di rivedermi in un contesto più ampio, mentre essa esiste, per esempio, per un italiano del nord che ha nella Lega un punto di riferimento certo. Questo è il volano che mi spinge a diversificare il mio apparire in rete: è la ricerca di quel nido, di quella tranquillità ideologica che diventa pace esistenziale...un'utopia.

Qui su questa Sponda continuerò a scrivere. Sulle Pagine riprenderò a leggere e sia quel che sia.

martedì 1 dicembre 2009

TREDICESIMO- AL CUORE


Andare al cuore del problema e di quello discutere: è ciò che cerco, è ciò che voglio.
Se gli argomenti sono troppi si affastellano e, nella confusione, diventa estremamente facile uscire dalla rotta o cambiarla del tutto. Non desidero discussioni "preordinate" che viaggiano su binari stabiliti prima, no. Desidero che ad una domanda si risponda ( e non con un'altra domanda). Esistono le divergenze, ben vengano. Ma la confusione non serve a nulla, la confusione lasciamola ai nostri politici che di essa purtroppo sono maestri.
La blogosfera è un casino. Non riesco a trovare altro aggettivo. riflette in modo speculare il modo vergognoso e malizioso di fare informazione degli altri contesti ( Tv, stampa, etc etc.)
Così non si va da nessuna parte. Vale anche per questa maggioranza che, evidentemente, si basa su gambe partitiche malferme.
Cominciamo da un argomento grosso: cominciamo dai flussi migratori,; vi sono ad essi collegati una quantità di aspetti, tutti importanti. Ma cominciamo dal cuore, dal nocciolo del problema, quello da cui nasce tutto il resto.
I-N-T-E-G-R-A-Z-I-O-N-E. Entra gente nuova dentro una casa, la casa è antica e complessa, la casa ha delle leggi riconosciute dai suoi abitanti. Io mi chiedo e vi chiedo: chi deve integrarsi a chi? Non è una domanda pleonastica, la pongo e attendo commenti, la pongo e mi aspetto che i blogger cittadini siano concisi e sinceri, che non siano politici alla G. Fini, insomma. Altrimenti il web non ha senso!

POSTILLA POMERIDIANA: per questo post ho deciso di togliere la moderazione dei commenti. Vorrei soltanto che le opinioni fossero per quanto dure non offensive e che fossero centrate sull'argomento specifico. In molti blog "dell'altra parte" è praticamente impossibile commentare se ci si discosta fortemente dall'idea del padrone di casa che poi è la stessa di tutti i commentatori.
RIBADISCO non è necessario essere d'accordo ma capirsi è fondamentale, centrare il punto lo è altrettanto, girare attorno all'argomento a me fa girare altre cose.