venerdì 11 dicembre 2009

PUNTO E A CAPO

Adesso è calato il silenzio, è giusto così. Dopo l'ultimo atto di una tragedia nazionale ampiamente prevista c'è un'aria pesantissima e gravida di incertezze.

Berlusconi ha fatto ieri alcune dichiarazioni: io le ritengo pesanti, checchè ne dica Maroni, pesanti e sacrosante. Le dichiarazioni sono state fatte in un ambito "esterno" e cioè un'assemblea del PPE europeo cui appartiene il Pdl; ritengo siano nate da una precisa volontà e non da uno scatto d'ira.
Ad alcuni, sempre i soliti, il contesto è parso inopportuno, sono gli stessi che trovano, invece, opportuno il gesto di Di Pietro di far votare al parlamento europeo una mozione a proposito della libertà di stampa in Italia. Questione di gusti.



Berlusconi ha detto ciò che va ripetendo spesso da alcuni anni: in Italia c'è un partito politico non votato da alcuno che condiziona il lavoro di qualsiasi governo non sia a lui gradito. Il partito dei giudici e dei magistrati di sinistra. Un partito potentissimo e, apparentemente, intoccabile. Il Premier ha chiarito con un paio di esempi la sua affermazione e ha concluso dicendo che tale situazione anomala non durerà a lungo perchè egli a colpi di maggioranza cambierà alcune norme costituzionali.



APRITI CIELO! Tutta l'Italia di minoranza, che conta però come se fosse maggioranza, l'opposizione, il novanta per cento della stampa e degli opinionisti di tendenza, i cantautori, gli scrittori e la blogosfera sono esterefatti. Già si prevedono scariche di livore denso e velenoso, si stanno preparando molte valige di italiani che non possono sopportare più questo paese e quindi devono emigrare. Bene si accomodino! Tolgano il disturbo per favore e lo facciano in fretta. Temo però che siano sparate, minchiate dette per fare scena; in Italia stanno benissimo e solo qui possono permettersi questi atteggiamenti da divi incompresi. Solo qui esiste una trasmissione come Annozero che ha già deciso come e quanto il capo del Governo sia mafioso e coinvolto nelle stragi del 92-93, solo qui possono godere dell'appoggio di una magistratura politica a senso unico.

Io temo solo una cosa: che i buoni propositi berlusconiani si perdano e si diluiscano nella solita atmosfera cha circonda la politica italiana, che i cosidetti alleati tutti, frenino, se la facciano sotto e che tutto fra una settimana torni nella sospensione infinita e insopportabile degli ultimi 15 anni. Quella che ci ha ridotti al Paese barzelletta che siamo. Ho vissuto gli "anni di piombo", questi sono peggiori! Adesso la civiltà sociale, mediatica e individuale è più cattiva, barbara per certi versi.
Ma se per sbloccare la situazione, ormai insostenibile, è necessario uscire allo scoperto e parlare fuori dai denti che lo si faccia, che ci siguardi e ci si conti, Queste due Italie non sono compatibili ? Ognuna per la sua strada.

4 commenti:

Nessie ha detto...

La minaccia di Di Pietro di disordini di piazza è una vera istigazione all'odio e alla rissa continua. Certi magistrati (se fossero imparziali) avrebbero molto materiale da istruire.

Ma si sa: cane non mangia cane.

sarcastycon ha detto...

Nessie
non capisco perchè il PDl non faccia un esposto alla magistratura , contro di pietro perché,secondo me, ci sono gli estremi di istigazione a delinquere per fini sovversivi.
Cmq portare il caso in parlamento e far approvare una mozione di condanna al troglodita.
Sarc.

Ciao Theo

theo ha detto...

NESSIE, SARCASTYCON- Di Pietro è una minaccia tout court. Lo è alla misura e alla democrazia, alla intelligenza e alla civiltà, lo è anche alla sintassi...ma ha scelto la sinistra. questa sinistra e quindi tutto gli è concesso e i suoi fans diventano sempre più numerosi. L'idea di Sarc sembrerebbe la più normale se non la si mette in pratica è perchè anche a destra, con questa magistratura, si ha paura.

Anonimo ha detto...

Di Pietro è uno dei principali responsabili dell'imbarbarimento della vita politica italiana, e non solo politica, e non da ora. Ricordate ai tempi dell'operazione eterodiretta dalla manina d'oltreatlantico Mani Pulite, d'accorso con i suoi colleghi di Milano, l'abuso della carcerazione preventiva, per costringere gi accusati a confessare? Ricordate i suicidi eccellenti? Uno per tutti, il povero Gabriele Cagliari. Di Pietro è spietato, come i padroni di cui è a libro paga. Paola.